Filiberto Farci

Filiberto Farci
Seui: Museo "Casa Farci" (foto di Giuseppe Deplano, giornalista - copyright © 2008 - riproduzione riservata)

Museo

Questo articolo di Giuseppe Deplano, che descrive il Museo “Casa Farci” di Seui, è stato pubblicato nell’inserto “L’Unione dei Musei” di martedì 12 agosto 2003, del quotidiano L’Unione Sarda.

Autentica perla del “Percorso museale monumentale Sehuiense”, il museo “Casa Farci” è stato aperto al pubblico (sabato 26 luglio 2003) dopo un’attesa durata diversi anni, a causa di una serie di lavori di restauro che hanno trasformato l’edificio nel vanto della comunità seuese.
Casa natale di Filiberto Farci, apprezzato letterato e politico, antesignano del movimento sardista, la struttura si articola su quattro piani, di cui due seminterrati.
A livello strada (via Roma) sono presenti quattro sale. Nella prima sono stati ricostruiti gli ambienti che vedevano un negozio di generi alimentari e vari. Così, tra vecchi arredi, bilance e macinini si possono respirare per un attimo le fragranze e i ricordi di un commercio che ormai non esiste più. Segue uno spazio dedicato al lavoro del ciabattino e del pastore. Un’altra sala ospita la sezione “Emigrazione”, dover sono visibili documento, cartoline, antichi bauli, numerose foto e alcuni degli importanti riconoscimenti conquistati in Italia e negli Usa dai membri della famiglia Bissiri.
Al primo piano è stata ricreata l’abitazione originale del Farci. Sono infatti numerosi gli arredi e i documenti che dopo tanti anni sono ritornati al loro posto. Nella prima camera, ad angolo, è stato allestito il “Gabinetto Filiberto Farci” che custodisce, suddivisi in tre settori, i documenti, la corrispondenza, i giornali e gli scritti dell’eminente personaggio: l’uomo, il letterato ed il politico. Segue la camera da letto, con gli arredi originali della famiglia di Daniele Farci e Maria Luigia Todde (i genitori di Filiberto), con un grande letto in ferro battuto, l’armadio, il comò con lo specchio, la biancheria cifrata e le foto. La terza camera ospita, invece, diverse vetrine che custodiscono dei costumi sardi, parte dei quali donati da Jolao, figlio di Filiberto. Non mancano però una miriade di foto d’epoca e la storia genealogica della famiglia, nonché numerosi accessori e cappelli, compresi cinque splendidi arazzi ed una cassapanca sarda. L’ultimo ambiente dell’appartamento è la piccola cucina, caratterizzata da un caminetto, il forno, “is forreddus” in muratura e diversi pannelli dove hanno trovato posto numerose foto ricordo della famiglia Farci e di momenti di vita seuese.
Nei due piani seminterrati trovano posto, nel primo (piano terra) la tradizionale cantina seuese. Nel secondo, invece, è stato dato ampio spazio alle diverse attività contadine e artigiane, con autentici pezzi di un certo valore storico. Ricostruite anche l’officina del fabbro-ferraio e una falegnameria.

Il Museo “Casa Farci” è a Seui, in via Roma 164/6/8, telefono 0782.539002. Visitabile dal martedì alla domenica: 9-13 e 15.00-17.30 (orario invernale); 9,30-13 e 15,00-19,30 (estivo).

(Giuseppe Deplano, copyright © 2010 - riproduzione riservata)